L’uomo che piantava alberi

Testo L’uomo che piantava alberi:

Lontano, lontano più in là dell’orizzonte,

C’era una terra dove nn ci cresceva niente.

Potevi trovarci soltanto le spine,

Tra gli scheletri delle case

Che ne segnavano il confine.

Poi, grandi distese di sassi

E d’inverno il vento gelido

Scoraggiava ogni viandante

A portarci i proprio passi.

Ma in un tempo, in un tempo

Che a pensarci adesso, non sembra nemmeno distante,

Il destino di quella terra è cambiato

Per mano di un uomo e delle sue piante

Che decise di campare in quel posto,

Lontanto da tutti e da tutti nascosto,

Che scelse di viaggiare la sua vita lentamente,

Lasciandosi dietro il viavai della gente.

Cambierano lune, passarono stagioni,

Giorno dopo giorno,

Quell’uomo piantava con mano paziente dei semi e pensava:

“Nasceranno alberi che cresceranno e

Coloreranno questa terra grigia e magari, domani, ritornerà la vita.”

E negli anni quel sogno divenne realtà,

Riempiendo il suo cuore di festa, la desolazione di un tempo

Ora cedeva il posto a una grande foresta.

E chi passa oggi da quelle parti

Può ammirare la bellezza infinita,

Dall’opera compiuta dal cuore di un uomo

Ma degna della mano del Dio della vita

E anche se per la gente,

La nascita di quelle piante rimane tutt’ora un mistero,

Io lo so che è sbocciato da un animo grande

Che adesso riposa nell’angolo più bello del cielo.

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