Cateto

Testo Cateto:

C’era un uomo che viveva

A Chicago (IL) e gli cresceva

L’erba sulla faccia;

Egli era infelice.

Sulla faccia aveva l’erba,

Sulla testa piante che perdevano le foglie;

Per tagliarsi i capelli usava la motosega.

C’era poi una donna che viveva ad Erba (CO);

Era molto bella, però

I suoi pori secernevano escrementi invece che sudor.

Triste la sua condizione per l’infausta secrezione:

Cacca dalla faccia. Ella era infelice.

Lui decise che per essere felice doveva emigrare da là;

Addio alle delusioni chicaghesi,

Addio all’importantissimo nodo ferroviario.

 

Si diresse all’aeroporto

Per volare fino ad Erba (CO),

E lì trovare l’erba

Sulla faccia della gente.

Lei, di contro, per un caso

Che potrà sembrarvi strano

Decollò da Erba (CO)

Alla volta di Chicago (IL);

Questo nome suscitava nella fetida ragazza una nuova speme.

Già dopo il decollo la gente voleva buttarla fuori.

Ma il destino era in agguato

Sotto forma di pilota

Che, svenuto per le esalazioni,

Nel suo sogno di pilota trasformossi in kamikaze

E diresse verso l’aeroplan

Che da Chicago (IL) andava ad Erba (CO);

E il bagliore dell’impatto

Fece luce sui due volti,

L’uno verde, l’altro invece no.

E lui cadendo vide lei, e lei cadendo vide lui.

“Mi presento, io mi chiamo Jonathan Grass”,

Disse lui sfrecciando nel blu.

“Chiedo scusa per l’audacia ma mi rendo conto che qui fra non molto

Poc’anzi moriremo, e per l’impatto al suolo, e per il grave scontro,

E se mi è concesso per lo shock che entrambi abbiamo subito poco fa”.

“Si figuri, caro amico, sono conscia anch’io del fatto che qui il tempo

Stringe; e per dimostrarle che è vero le metto la lingua in bocca.”

Il contatto dei due visi

Misti all’impeto d’amore,

Fece da rimedio in quella tragedia;

L’erba si allungò all’istante

Per l’effetto concimante.

Cacca più amore operano più miracoli di quanto non si creda.

Ma la luce dell’amore

Fu oscurata dall’odore

Che quella puttana sprigionava;

E lo sventurato amante, ritiratosi all’istante,

Si negò all’abbraccio e disse: “Pfui”

Avviluppandosi nell’erba.

Lui, cadendo sulla terra,

Disse: “Muoio sulla terra”,

Lei gli cadde sopra e ne morì,

Originando lì per lì l’allegra aiuola dell’amore.

In quel mentre due bifolchi,

Ivi intenti a tracciar solchi,

Videro l’evento e dissero: “Portento!

Queste spoglie sovrapposte sono un monito celeste.

Presto, grandi feste

Per celebrare il concime che rese i campi coltivabili!”.

E la morale di questa storia

è che la merda non è così brutta come la si dipinge.

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