Testo Alfieri 2:
Apro lo scrigno della vita, vedo alcune scene d’amicizia
Una donna col suo cane, uno stagno con le rane
Dallo stagno con il rame, si ricavan bronzo e ottone
Quanto amor nell’altoforno, quanta gioia tutt’intorno
Quanto sentimento in una lega metallica.
Il mio naso è prominente, e lo infilo nella gente
Se si denuda la donzella, mi si espande la cappella
Suono il basso senza corde, fo impazzir le donne sorde
Sono un grande seduttore, alle donne dico gnhhh
Sì alle donne dice gnhhhhh
Evviva, che bello, le donne sono sorde
Sono un tipo adolescente, che coltiva canarini
Ho allenato il mio organismo, a nutrirsi con il plancton
Ho comprato un capitello, ho mangiato dei petardi
Cago certi savoiardi, ciao vi lascio adesso è tardi
Dio se son pentito dei petardi
Evviva, che bello, il plancton capitello, lo vedi,
Produci savoiardi, gli amici gli hanno offerto i petardi, bastardi
Ho investito i mieri risparmi, in un cargo pattumiera
La mia casa è inospitale, perché vivo in un pitale
Ma sono il lieto menestrello, io sono il lieto pipistrello
Sono il lieto minestrone, io sono il turpe pipistrone
Sì io sono il turpe pipistrone
Evviva, che bello, il cargo pattumiera, lui vive nel pitale,
L’amico menestrello, investe i suoi risparmi ma è lieto, bifolco
Siamo una banda di petardi, trasformata in complessino
Siamo un nucleo di ghiaccioli, ecco il nostro bastoncino
Alfieri del bel canto, alfieri del nostro bastoncino
Alfieri semplicemente alfieri, così oggi come ieri
Sì così oggi come ieri.
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