Festival

Testo Festival:

È la città dei fiori

disse che lo vide passare

che forse aveva bevuto troppo

ma per lui era normale

qualcuno pensò fu un problema di donne

un altro disse proprio quasi come Marilyn Monroe

lo portarono via in duecento

peccato fosse solo quando se ne andò

la notte che presero il vino

e ci lavarono la strada

chi ha ucciso quel giovane angelo

che girava senza spada.

 

E l’uomo della televisione disse

nessuna lacrima vada sprecata

in fin dei conti cosa c’è di più bello della vita

la primavera è quasi cominciata

qualcuno ricordò che aveva dei debiti

mormorò sottobanco che quello era il motivo

era pieno di tranquillanti

ma non era un ragazzo cattivo

la notte che presero le sue mani

e le usarono per un applauso più forte

chi ha ucciso il piccolo principe

che non credeva nella morte.

 

E lontano lontano si può dire di tutto

nonché il silenzio non sia stato osservato

l’inviato della pagina musicale scrisse

tutto è stato pagato

si ritrovarono dietro il palco

con gli occhi sudati e le mani in tasca

tutti dicevano io sono stato suo padre

purché lo spettacolo non finisca

la notte che tutti andarono a cena

e canticchiarono Le vie en rose

chi ha ucciso il figlio della portiera

che aveva fretta che non si fermò.

 

E così fu la fine del gioco

con gli amici venuti da lontano

a deporre una rosa sulla cronaca nera

a chiudere un occhio a stringere una mano

alcuni lo ricordarono ancora

mentre accende una sigaretta

altri gli hanno fatto un monumento

per dimenticare un po’ più in fretta

la notte che presero il vino

e ci lavarono la strada

chi ha ucciso quel giovane angelo

che girava senza spada.

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